A circa 20 Km da Cagliari, nelle campagne, vicino a Villaspeciosa, si trova un piccolo gioiello dell’archeologia, è il sito di san Cromazio.
In quest’area troviamo il più grande e meglio conservato mosaico policromo pavimentale della Sardegna,160 mq di colori quali il verde, il rosso, l’ocra, il nero, il bianco che abbellivano l’oratorio paleocristiano dedicato a Cromazio (IV sec d.C). L’oratorio fu uno dei più importanti edifici di culto del Campidano. Il mosaico appartiene a due periodi distinti, la parte esterna, più colorata e a ferro di cavallo è del IV sec., mentre la parte interna, è frutto di un restauro di età bizantina.
Al centro della pavimentazione fu posto un grande vaso centrale, aggiungendolo a quelli esterni più piccoli. Anche se rappresentati in tessere più grandi, vennero mantenuti i disegni originari che rappresentavano i simboli cristiani: la vite, il vino, il grano. Un secondo mosaico, in quello che si presume sia il battistero dell’oratorio, si trova ai lati della grande pavimentazione, che come già detto venne costruito su un edificio termale romano, di età imperiale. Le strutture termali son ben distinguibili, ad es. il praefurnium (vano e forno per il riscaldamento), il frigidarium (sala per i bagni freddi), il calidarium (sala riscaldata).
Attorno al nucleo principale dell’area si possono vedere le sepolture a cista di età bizantina, una piazza lastricata in pietra e una decine di tombe di età romana. Il villaggio costruito attorno alla chiesa e come questa, edificata su resti romani, venne abbandonato nell’alto medioevo e l’oratorio distrutto per poi con le pietre costruire San Platano.