Castelli in Sardegna

Castello di Orosei – Orosei

L’antico castello giudicale di Orosei, di cui oggi resta solo la torre centrale, si trova in P.zza Sas Animas nel cuore del paese, nel quartiere chiamato Palattos Betzos.

Il castello fu edificato per volere dei Giudici di Gallura nel sec. XIV per la difesa delle attività che si svolgevano nel porto sito nella foce del Cedrino. Quando il giudicato passò sotto la dominazione di Pisa, il castello ospitava una guarnigione di truppe e fu notevolmente rafforzato.

Con la conquista aragonese il castello fu espugnato, cosa che avvenne anche con la successiva guerra tra Genova e Aragona, subendo notevoli danni. Durante la guerra tra aragonesi e arborensi, furono questi ultimi a prenderne possesso fino al 1409, cioè fino alla fine del Giudicato. Persa la sua funzione militare, andò velocemente in rovina, fino a quando nel ‘700 e ‘800 la torre, unica parte superstite venne utilizzata come carcere e da qui il nome con cui è conosciuta la fortezza: Prejone Vetza (Prigione Vecchia). La torre, che faceva parte di un castello molto grande cinto da mura rafforzate con torri, è alta 15 metri e un perimetro di 42 metri. E’ composta da 4 livelli, tutti con un unico ambiente: piano terra, mezzanino, primo piano e secondo piano.

Castello di Pedres – Olbia

Il Castello di Pedres, si trova su un’altura che domina il golfo olbiese a pochi km dalla città.

Fu edificato dai Visconti, la famiglia pisana che reggeva il Giudicato di Gallura, che si estendeva dal nord fino al Golfo di Orosei, comprendendo Santa Teresa di Gallura, Luogosanto, Posada, Galtellì, nella parte orientale della Sardegna, durante il XIII secolo. In epoca medioevale la Sardegna era divisa infatti in quattro giudicati, molto spesso in lotta tra loro per il controllo dei territori: Giudicato di Gallura, di Arborea, di Torres e di Cagliari. Tutti i Giudicati costruirono delle fortificazioni in zone strategiche per la difesa del territorio.

Il Castello di Pedres, garantiva il controllo di Terranova (nome dato alla città di Olbia in epoca medioevale che conserverà fino al 1939), assieme alla Torre di Santa Lucia, di Sa Istrana e le fortificazioni dell’Isola di Molara e di Sa Paulazza. Il castello passò nel 1339 ai frati ospedalieri di San Giovanni, poi agli aragonesi e infine agli Arborea. Caduto velocemente in rovina, fu abbandonato nel XV sec.

In origine il Castello era composto da murature merlate e con camminamenti di ronda aveva una stanza dormitorio (ancora visibile). La torre era suddivisa in 4 piani e al di sotto di quello più basso si trovava una cisterna per l’acqua. Dell’edificio si possono ancora vedere, oltre la torre principale alta circa 14 metri, la cisterna e un edificio dove si notano le imposte degli archi a vela, di cui la volta è crollata. L’accesso alla torre, rivolto a occidente, era posto a 6 metri d’altezza e si entrava con una scala retrattile. Durante la seconda guerra mondiale il sito fu utilizzato per la difesa contraerea.

Nei pressi del castello, si possono visitare anche le tombe dei giganti Monte e s’Ape e il nuraghe Casteddu.

Castello di Salvaterra – Iglesias

Il castello, che oggi ci appare accorpato a due edifici: una vetreria dell’800 e una villa neogotica, fu probabilmente costruito contemporaneamente alla cinta muraria della “Villa Ecclesia”, oggi Iglesias, voluta dal Conte Ugolino della Gherardesca reso famoso dalla Divina Commedia, successivamente al 1258. In origine era dedicato a San Guantino (forse Sant’Antine/Costantino) e probabilmente fu costruito per sorvegliare la “Villa” e le campagne con le miniere argentifere.

Costruito sul colle di Salvaterra, da cui oggi prende il nome, si poteva comunicare tramite segnali con gli altri castelli che facevano parte dei territori della Repubblica di Pisa: il Castello di Villamassargia, il Castello di Acquafredda di Siliqua e i castelli di San Michele Castro a Cagliari.

Oggi i resti originali del castello non sono molti, sono visibili sul lato est e nord, costruiti con pietre e laterizi in filari alternati. Nel lato est sono visibili delle mensole che dovevano probabilmente sostenere il camminamento di ronda. Resta anche un grande arco che apparteneva ad un altro corpo della fortezza dove si trovavano i magazzini o abitazioni. Della grande casata che fu la Gherardesca resta anche uno stemma con tre scudi araldici.

Castello di Serravalle o dei Malaspina – Bosa

Il castello di Serravalle, era compreso nel giudicato di Torres e faceva parte della curatoria della Planargia. Costruito dalla potente famiglia toscana dei marchesi Malaspina dello Spino Secco, nel 1112, in seguito ai passaggi di potere avvenuti nell’isola, divenne possesso dei giudici di Arborea. Le seguenti vicende storiche, portarono il castello a modifiche della struttura originaria e in seguito a un lento abbandono, ma per fortuna non andò totalmente in rovina e ancora oggi si può ammirare sul colle che domina Bosa.

Tutt’oggi oggetto di studi e scavi, il complesso del castello di Serravalle ha un’ampiezza di 1 ettaro, all’interno del quale si trova il castello vero e proprio. Secondo gli studiosi, sono tre le fasi della costruzione. Il primo impianto del castello è da datarsi al XII sec,a questo periodo apparterrebbe la torre e parte del muro posto a nord.

Nel XIV sec. si iniziò la ricostruzione della Torre Maestra a nord-est, a opera, secondo le tesi più accreditate dell’Architector Optimus Giovanni Capula, che in seguito costruì a Cagliari la torre di San Pancrazio e dell’Elefante, alle quali somiglia in maniera inconfondibile.

La torre era divisa in tre piani e terminava con delle mensole sporgenti e quasi sicuramente ospitava il comandante della guarnigione e i suoi uomini. La terza fase è quella della costruzione della grande cinta che percorre tutto il colle e di 7 torri poligonali e quadrate. Sempre nel 300, per opera degli aragonesi, fu costruita la torre merlata pentagonale, realizzata in trachite grigia, e 4 bande orizzontali di trachite rossa. All’interno della cinta muraria, nella piazza d’armi si trova la chiesa di “Nostras Signoras de Sos Regnos Altos” edificata nel XIV-XV sec.

Castello Guzzetti – Galtellì

Il castello Guzzetti, fu fatto costruire all’inizio del 1900 dall’omonimo conte a Galtellì. L’uomo, di origini milanesi, in un suo viaggio in Sardegna, si innamorò del territorio selvaggio della zona e della fauna, così fece costruire questa residenza di caccia con annesso un parco di 2,5 ettari. Situato su una roccia basaltica il castello è costruito come quelli medioevali, con merlature dove erano posti due piccoli cannoni decorativi. L’uomo, conosciuto in paese come persona di buon cuore, finì i suoi giorni in povertà.

Nel 1986 il castello fu acquisito dal comune, insieme a parte del terreno, che ora è il parco comunale Malicas. All’interno della recinzione del castello si trova una domus de janas, forse utilizzata come granaio.